Commissione permanente costumi

Commissione permanente costumi

Nel vasto e complesso panorama delle rievocazioni storiche e palii italiani, il Palio di Legnano, oltre a vantare una lunga e consolidata tradizione di celebrazioni religiose e giochi commemorativi che risalgono agli albori del XIV secolo, raggiunge il momento apicale nell’utilizzo specifico di costumi storici.

Si possono ammirare in occasione delle manifestazioni “di rito” e lo svolgersi del Carosello Storico (o Sfilata Storica) istituito per la prima volta nel 1876, in occasione dei festeggiamenti per il VII anniversario della vittoria ottenuta dall’esercito dei Liberi Comuni a Legnano il 29 maggio 1176 sull’esercito imperiale.

Nell’esperienza legnanese, i costumi – così come i complementi d’abbigliamento, la gioielleria, le armi, etc. – sono da considerarsi quale parte fondamentale dell’animo e dello spirito della manifestazione storica stessa e, al contempo, la cifra peculiare.

La lunga tradizione costumistica, sartoriale e di ricerca, finalizzata alla messinscena del grandioso Carosello Storico, a partire dall’ultimo quarto del XIX sec. sino ad oggi, per ben centoquarantasei anni non ha mai subito soste.

Ciò ha garantito al Palio di Legnano di poter contare, oggi, su un ricchissimo patrimonio sia vestimentario, sia documentale di fondamentale importanza per comprendere lo sviluppo dell’esperienza legnanese e, parimenti, l’evoluzione di alcuni dei concetti fondamentali nel mondo rievocativo e delle manifestazioni quali “autenticità storica”, “veridicità storica” e “ricostruzione storica”.

1992: l’istituzione formale

Istituita nel 1992 dal Comune di Legnano e dal Collegio dei Capitani e delle Contrade, la Commissione Permanente dei Costumi è l’organo di controllo dell’ingente patrimonio vestimentario della Sfilata Storica (conosciuto anche come Carosello Storico) del Palio di Legnano.

Essa è l’istituzione che supervisiona la correttezza stilistica, tecnica e l’aderenza storica degli elementi che afferiscono alla parata. Retta da un coordinatore scientifico, la Commissione vede la partecipazione obbligatoria di due membri per ciascuna delle otto contrade e si avvale della consulenza scientifica di esperti per i vari ambiti di interesse e indagine del Palio di Legnano.

La Commissione è normata da appositi regolamenti finalizzati a rendere il più verosimile ed autentico il principio dell’aderenza storica e della veridicità per quanto riguarda gli aspetti vestimentari, l’oreficeria, le armi, etc. nel XII sec.

All’interno del vasto e articolato panorama delle rievocazioni storiche e palii, grazie alla scientificità e alla sua propria peculiare tradizione, la Commissione Permanente dei Costumi rappresenta un unicum a livello nazionale ed europeo.

La questione della storicità degli abiti

Sebbene la formalizzazione dell’idea di istituire un organo di controllo e verifica della correttezza storica di tutto ciò che compete la sfilata risalga al 1988, è possibile rilevare come, sin dalle prime edizioni tardo ottocentesche, il problema della vestizione è una costante nel Palio di Legnano.

Grazie alla documentazione superstite degli Anni Trenta del Novecento possiamo rilevare come l’intento di perseguire uno spirito filologicamente accurato sia una problematica ricorrente nella messinscena del Carosello Storico.

Il modo corretto di realizzare abiti e accessori conformi all’epoca storica di riferimento è di una questione che ritornerà con forza alla ripresa della manifestazione nel Dopoguerra, come ben testimoniato nei libri verbali del Collegio dei Capitani e delle Contrade: «nella rievocazione storica il costume vale per la sua tipica aderenza storica e non per una sfilata di modelli».

Da Commissione Permanente a Formazione Permanente: gli Anni Duemila

A partire dal 2010, la Commissione Permanente dei Costumi del Palio di Legnano ha preso una maggiore consapevolezza del proprio valore in termini sociali ed educativi, dando il via ad una serie di collaborazioni formative con le scuole del territorio. Parallelamente, la Commissione ha effettuato un’apertura ai cosiddetti uditori alle riunioni, nonché ha proceduto all’affidamento agli esperti della realizzazione di lezioni di approfondimento tematico e alla progettazione di laboratori inerenti alle tematiche sartoriali. Oggi la Commissione incentiva, in collaborazione con le contrade, attività di divulgazione e laboratori volti ad una sempre maggiore inclusione dei contradaioli e appassionati.

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