Dal 12 aprile 2024 al 22 febbraio 2025
Museo del Palio di Legnano
Ogni anno, l’ultima domenica di maggio, il visitatore che arriva a Legnano viene sopraffatto dalla più grande ed imponente sfilata storica d’Italia. Un momento significativo, parte imprescindibile e fondativa dell’identità del Palio di Legnano, che, ininterrottamente dal 1876, mette in scena una riproposizione «la più autentica possibile della vita e costumi del XII secolo».
Quanto messo in scena dal Palio di Legnano non è la semplice rievocazione della storica battaglia del 29 maggio 1176. Si tratta di un Carosello Storico in continuo divenire, mai identico a sé stesso, il cui patrimonio di abiti, gioielli, armi, accessori, etc. è costantemente implementato e aggiornato dalle Contrade grazie ad un accurato giudizio scientifico della Commissione Permanente dei Costumi.
Basti pensare che, in media, ogni anno le Contrade realizzano all’incirca un centinaio di “novità”, termine utilizzato nel Palio di Legnano per indicare quei progetti finalizzati al Carosello Storico approvati dalla Commissione Costumi.
Un lavoro che vede le Contrade impegnate senza sosta tutto l’anno.
VISTI DA VICINO – LE NOVITÀ NEL CAROSELLO STORICO DEL PALIO DI LEGNANO si propone come l’occasione per conoscere e valorizzare l’attività di studio e ricerca della Commissione Permanente dei Costumi.
Si tratta di un’opportunità unica e privilegiata per poter ammirare da vicino i preziosi manufatti realizzati dalle Contrade che, durante il Carosello Storico, non sono completamente apprezzabili e fruibili nella loro bellezza ed unicità, benché contribuiscono a restituire, nel loro insieme, un’immagine spettacolare del XII secolo.
L’esposizione vuole omaggiare, in particolar modo, l’attività artigianale e di ricerca (documentaria e artistica), che viene svolta all’interno di ogni Contrada per la realizzazione di ogni singolo elemento della sfilata.
I tre momenti espositivi, che scandiranno il 2024, permetteranno al visitatore di poter ammirare – in un contesto privilegiato – le creazioni artigianali delle Contrade, scoprendo anche l’iter ideativo e creativo, grazie a documenti, bozzetti, sviluppi e prove di ricamo.