Visti da vicino abito 3

Visti da vicino

Abiti 03

Abito Castellana

C’è un elemento che richiama la nostra attenzione nell’Abito della Castellana.
Si tratta del grande ricamo, eseguito a mano da una Dama di Contrada, posto allo scollo della sopravveste dove riconosciamo due pavoni affrontati – ovvero, che si guardano – tra i rami fioriti dell’albero della vita.

Quando abbiamo iniziato a progettare questo nuovo abito, ci siamo chiesti quali fossero i significati connessi a questo animale originario dell’India e che in Oriente, proprio per la ruota che fa con la coda, è sempre stato considerato quale simbolo del cosmo o del Sole.

Il pavone appare molto presto nell’arte Cristiana dei primi secoli, come simbolo della Risurrezione e della Vita Eterna.
Questo simbolismo è radicato nelle antiche religioni pagane, alcune delle quali ritenevano che la carne del pavone non andasse mai in decomposizione dopo la morte.
I primi Cristiani perciò, logicamente, lo adottarono come simbolo della Risurrezione, dell’esistenza gloriosa ed eterna di Cristo. Nell’epoca medievale, si pensava anche che il pavone perdesse le penne annualmente, e che le nuove fossero sempre più belle di quelle precedenti.

Parallelamente, alcune leggende medievali sostenevano la teoria che i colori sgargianti delle penne del pavone venissero da una dieta speciale. Si riteneva che il pavone potesse uccidere e mangiare i serpenti velenosi, assorbendo il veleno e trasformandolo nei colori delle loro penne. E secondo una delle leggende che ancora circolavano nel XII secolo, i colori cangianti delle penne della coda si spiegavano con la capacità di tramutare qualsiasi veleno in sostanza solare, mentre gli occhi erano considerati simbolo dell’onniscienza di Dio.

Quanti messaggi complessi e articolati. E, soprattutto, quanto importante la definizione delle cromie che abbiamo cercato di rendere il più vicino possibile alla nostra fonte iconografica.

Contrada Sant’Erasmo

Fonte Iconografica


Pavoni all’albero della vita
mosaico, c. 1170
Palazzo dei Normanni, Palermo

Teca 01

Teca 02

Teca 03

Teca 04

Teca 05

Teca 06

Teca 07

Teca 08

Abito 01

Abito 02

Abito 03

Abito 04

Mostra a cura di:

Mostra promossa da:

Con la collaborazione scientifica di:

Coordinamento scientifico:
Alessio Francesco Palmieri-Marinoni

Testi di:
Orietta Ciccarelli, Rosanna Garavaglia, Paola Marabelli, Carla Marinoni Brusatori, Lucia Miazzo, Alessio Francesco Palmieri-Marinoni, Elena Settimini

Responsabile allestimento:
Arch. Anna Croci Candiani

Visite guidate:
Speaker e Guide del Palio di Legnano

COMMISSIONE PERMANENTE DEI COSTUMI DEL PALIO DI LEGNANO

Coordinatore scientifico Alessio Francesco Palmieri-Marinoni
Segretaria e Referente Settore Archivi Carla Marinoni Brusatori
Segretaria verbalizzante e organizzativa Greta Della Foglia

Settore Tessili Paola Marabelli
Settore Modellistica e Sartoria Storica Orietta Ciccarelli
Settore Ricamo Gian Luca Bovenzi
Settore Metalli e Conservazione Lucia Miazzo
Settore Museologia, Patrimonio e Politiche Culturali Elena Settimini
Settore Museografia Anna Croci Candiani
Settore Musicologia Rosanna Garavaglia
Settore Ricerche Iconografiche e Storico-artistiche Orietta Pinessi

RAPPRESENTANTI IN COMMISSIONE COSTUMI (2023)

Fabiana Monticelli, Sabrina Trabattoni – Contrada La Flora
Patrizia Di Rocco, Serena Colombo – Contrada Legnarello
Serenella Viespoli, Matteo Spadari – Contrada San Bernardino
Marina Camilletti, Maria Angela Fossati – Contrada San Domenico
Antonella Ruggiero, Elena Maria Zappa – Contrada San Magno
Stefania Gatti, Adele Tunesi – Contrada San Martino
Martina Rotondi, Rosanna Garavaglia – Contrada Sant’Ambrogio
Nicoletta Tognoni, Barbara Bragato – Contrada Sant’Erasmo