Abito Castellana

Nella moda contemporanea si utilizza sempre più frequentemente un termine specifico: “all over”, ovvero un’espressione che si riferisce a stampe, disegni, ricami e a tutti quei motivi che possono interessare “per intero” un indumento.
Nel ricamo, in particolare, si fa riferimento ad un totale “riempimento” del tessuto lungo tutta la sua superficie.

Sebbene il termine suoni tanto moderno, in realtà il principio è vecchio quanto il mondo e, nei nostri costumi storici si possono trovare numerosi esempi.

Quando nel 2019 la nostra Contrada ha iniziato a progettare il nuovo Abito da Castellana, abbiamo deciso di adottare questa tecnica che, al mondo della moda, sembra innovativa.

Ma lo è veramente?

Sin dalle origini della nostra manifestazione storica e, ancora di più dal lontano 1876, l’obiettivo del Palio di Legnano è sempre stato quello di riproporre abiti che fossero i più vicini possibili a quanto si realizzava nel XII sec.
Una delle caratteristiche fondamentali degli abiti del 1100 era quello di presentare dei motivi disegnativi ripetitivi, a modulo, che ricoprono l’intero abito.
Questi potevano essere di due tipologie: poteva trattarsi di tessuti realizzati direttamente a telaio o, esattamente come facciamo ancora oggi, interamente ricamati.

Ricamare con questa tecnica comporta uno studio attento dello sviluppo del motivo sui singoli elementi sartoriali che compongono l’abito.
Questa tecnica richiede il saper capire “cosa” e “come” utilizzare la fonte iniziale e, aspetto per nulla irrisorio, capire il “dove” posizionare gli elementi: dallo scollo, all’orlo, alle profilature, etc. perché il risultato risulti una vera riproposizione del passato.
Inoltre, è necessario anche considerare il taglio dell’abito, i cedimenti del tessuto, le cuciture e far sì che i singoli elementi risultino in continuità, per rispondere anche ad un gusto estetico che restituisca la leggibilità del disegno.

Contrada Sant’Ambrogio

Fonte Iconografica

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