Anello Castellana

La realizzazione di questo anello è stata un vero e proprio “esperimento” per la Contrada.

Infatti, il nostro obiettivo era quello di riproporre – con tecniche originali dell’epoca – l’anello della regina dei Franchi Aregonda/Arnegunda (vissuta tra il 510 e il 580) esattamente con gli stessi materiali, dimensioni e caratteristiche. A questi abbiamo considerato un elemento aggiuntivo: l’usura del tempo. Una qualità fondamentale per rendere il nostro progetto “più verosimile” possibile al gioiello originale.

Oltre allo studio tecnico per la sua realizzazione, la Contrada ha dovuto ponderare con cura la modalità di esecuzione.
Ricostruire un gioiello antico è già difficile di per sé, ma il lavoro risulta ancora molto più articolato nel Palio di Legnano.
Per realizzare questo anello ci si è rivolti ad un artigiano specializzato nell’esecuzione di tecniche tradizionali, perché il nostro desiderio era quello di poter avere nel patrimonio della nostra Contrada una vera e propria ricostruzione filologica di un anello di una regina medievale.

L’originale, datato attorno al 570, è in oro e fa parte dei gioielli ritrovati all’interno della tomba della regina dei Franchi, scoperta nel 1959 nella Basilica di San Denis a Parigi.

Si tratta di un anello sigillare.
Un oggetto prezioso non solo per il materiale col quale è realizzato. Esso era affidabile come una firma, un “sigillo” di autenticità che convalidava un documento.

Il nostro anello – così come quello oggi conservato al Louvre – presenta un’iscrizione: «ARNEGUNDIS REGINE», ovvero “della regina Arnegunda”.
Un elemento estremamente significativo.
Infatti, in un mondo in cui la maggior parte delle persone era analfabeta, l’anello con sigillo era uno strumento di scrittura, garante della firma di alcuni documenti storici.

Contrada La Flora

Fonte Iconografica

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