Chiara Mercuri
Chiara Mercuri
Ahimè sei nata tu
DOMENICA 14 aprile h 15:30
SALA CRIVELLI – Castello
La storia di Maria di Francia, che nel medioevo osò chiedere per le donne libertà sessuale e sentimentale.
Un libro di storia medievale trascinante come pochi, tra femminismo, letteratura e amor cortese.
L’autore
Chiara Mercuri (Roma, 1969) è storica, saggista e traduttrice. Insegna Esegesi delle fonti medievali all’Istituto Teologico di Assisi, Pontificia Università Lateranense. Si è specializzata in Francia in Storia medievale. Ha lavorato con prestigiosi enti di ricerca italiani e francesi, tra cui l’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres di Parigi, che le ha conferito, nel 2012, il premio per la monografia Saint Louis et la couronne d’épines. È stata redattrice della rivista «Sanctorum» ed è referente scientifico della rivista francese di storia e letteratura «Mabillon». Ha scritto per «Medioevo», «Moyen Age», «Avvenire», «Atlante Treccani» e «BBC History». Tra le sue pubblicazioni: La Vera Croce. Storia e leggenda dal Golgota a Roma (Laterza 2014), Francesco d’Assisi. La storia negata (Laterza 2016) e Dante. Una vita in esilio (Laterza 2018).
Moderatrice
Laureata in Gestione dei beni artistici e culturali presso l’Università Cattolica di Milano, per l’edizione 2023 della manifestazione legnanese “Una piazza di libri”, ha ideato e condotto un reading in omaggio alla scrittrice e attivista Michela Murgia. Sulla pagina Instagram @la_matrioska_di_carta condivide la sua passione per la lettura come spazio di libertà e occasione di confronto, in particolare sulle tematiche dell’antimafia e della parità di genere. Da dicembre 2023, sui social porta avanti l’#avventofemminista, una rubrica che raccoglie suggerimenti di saggi, romanzi, film, serie e podcast per sensibilizzare rispetto al problema delle discriminazioni di genere.
Pubblicazioni
La nascita del femminismo medievale Maria di Francia e la rivolta dell’amore cortese
Un’altra rivoluzione è nata in Francia prima del 1789: quella di Maria di Francia. Se non è raccontata nei manuali è perché, a differenza della prima, è una rivoluzione fallita. Le idee di Maria non compirono il salto necessario per trasformarsi, come quelle degli Illuministi, in arieti capaci di abbattere le mura della Bastiglia. Perfino la memoria di Maria si perse, e la sua vera identità si confuse. Le sue idee sulle donne, sul rapporto tra i sessi e sull’amore, tuttavia, seppero far emergere una visione – per la prima volta – del tutto femminile del mondo. La donna fu liberata dall’immagine deformata in cui era stata costretta, nei secoli dell’Alto Medioevo, dal convergere del virilismo germanico e della misoginia monastica; secoli durante i quali la donna, considerata calamita di pulsioni sessuali e sentimentali, fu repressa, fuggita e punita. Questo specchio andò in frantumi proprio grazie alla nascita nel XII secolo, negli ambienti nobiliari francesi femminili e femministi, della rivolta dell’«amore cortese» capeggiata da Maria di Francia. In parte di suo pugno, in parte facendo scrivere ad altri le proprie idee, Maria rappresentò la reale condizione femminile dell’epoca, chiedendo per le donne libertà sessuale e sentimentale. Per questo fu diffamata e il suo valore di intellettuale non le fu mai riconosciuto. Eppure, nei secoli finali del Medioevo, la sua nuova grammatica delle relazioni erotico-sentimentali – quella che noi chiamiamo «amore cortese» – divenne virale.
Gli Appuntamenti
Saggi e Narrativa
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